La 10 years challenge comporta dei rischi?
Sui social sta spopolando la sfida che invita a mettere a confronto una foto di 10 anni fa e una di oggi.
Ma siamo sicuri di voler insegnare come cambiano le persone negli anni ad un algoritmo informatico?
Vi sarà capitato almeno una volta nella vita di imbattervi in un captcha code.
Questo vi chiede di indicare in quali immagini sono presenti, automobili, cani o numeri. In quel momento non state solamente dimostrando di non essere dei robot, ma state addestrando un’intelligenza artificiale.
Questa intelligenza artificiale è un algoritmo di image recognition, ed impara a riconoscere una macchina o un cane in tutte le sue forme, colori e posizioni.
I sistemi delle machine learning per funzionare hanno bisogno di centinaia di migliaia di dati, così da imparare a fare tutto ciò che è sotto il nome di intelligenza artificiale.
Uno degli esempi può essere, far capire ad Alexa le indicazioni che date, oppure far trascrivere correttamente al telefono ciò che dettate.
Ricordate che alcuni smartphone riconoscono i volti che vengono ripresi da una telecamera di sorveglianza, oppure vengono usate le foto che postate su Facebook.
Agganciandoci a Facebook e alle foto, vi sarà già capitato di vedere o partecipare alla 10 years challenge: si confronta una nostra foto recente con una scattata 10 anni fa.
Sembra che si tratti di un giochino innocuo, tipico dei social network.
Kate O’Neill, la scrittrice non ha questa visione ingenua, che sarebbe potuta anche andare bene una decina di anni fa.
Oggi dovrebbe essere spontaneo chiedersi, nell’era della tecnologia come potrebbero essere utilizzati questi dati e se serviranno ad addestrare l’algoritmo a riconoscere come cambiano le persone con il passare del tempo, durante la crescita.
Kate O’Neill, ha scritto qualcosa a riguardo su twitter.
Me 10 years ago: probably would have played along with the profile picture aging meme going around on Facebook and Instagram
Me now: ponders how all this data could be mined to train facial recognition algorithms on age progression and age recognition— Kate O'Neill (@kateo) January 12, 2019
Il discorso, in un secondo momento si è trasferito su un articolo di Wired Usa.
Si può sembrare un tantino paranoico, infatti scatta la domanda:
Perché ogni cosa che avviene su Facebook deve essere giudicata come un potenziale pericolo?
In ogni caso la 10 years challenge è già iniziata e ben attiva sui social. Per ora pensiamo solo che sia un passatempo divertente.
