Il dialogo con l’inconscio di Ercole Renzi
Inizio questa nuova lettera dopo un periodo di silenzio dovuto a problemi personali con la definizione della Felicità secondo le nostre Discipline Analogiche:
Felicità è perseguire i propri sogni in piena libertà
e in pace con la propria coscienza
e in pace con la propria coscienza
Siamo un po’ meno felici o sempre meno felici, in alcuni casi fino al malessere e alla disperazione, quando gli obiettivi della vita, che possiamo chiamare sogni, ambizioni o desideri, uno dopo l’altro evaporano facendo sorgere e consolidare rabbia, rimorsi e rimpianti.
Progressivamente avviene allora che la causa di questi fallimenti non viene più imputata a persone e a circostanze avverse che presenta la vita: si fa strada il pensiero velenoso che siamo noi che non andiamo bene, che siamo noi la causa di tutto e quindi il problema non sono più gli altri ma noi con il nostro modo di essere e di agire.
Tanto più si rafforza questa perniciosa consapevolezza, tanto più ci alieniamo dalla vita e andiamo a cercare qualcuno che se ne prenda cura al posto nostro; ci affidiamo, deponiamo le armi, scegliamo un commissario che ci gestisca l’esistenza, ci avvolgiamo sempre di più nella tela del ragno della rassegnazione e del malessere.
Dimenticando, come recita un aforisma a noi caro, che:
Puoi diffidare di tutti, anche delle persone più care, ma non di te stesso perché tu sei la soluzione e non la causa dei tuoi problemi
Ho descritto la fine e la conclamazione di un disagio che inizia però in punta di piedi e che per ciascuno si consolida a diversi livelli di profondità, dal più trascurabile al più profondo con un esito però che è sempre lo stesso: una progressiva infelicità.
Nei prossimi mesi di aprile, maggio e giugno affronterò da diverse prospettive questo tema dell’infelicità e dei processi che la generano per offrire alle persone interessate e che mi seguono ormai da tempo le chiavi di lettura:
- Per comprendere il disagio e leggerne i dinamismi e l’evoluzione.
- Per acquisire consapevolezza e tornare ad essere il vero regista della propria vita.
- Per sostituire alla rabbia e al dolore una rinnovata volontà di cambiamento.
Un percorso in tre tappe, che avrà come fil rouge la comunicazione, prima con se stessi e poi con gli altri e a cui ti invito a partecipare se sta a cuore, a te e alle persone a te care, vivere una vita serena e libera da paure e da fantasmi.
Ad aprile affronterò il tema della comunicazione intrapsichica, quella meravigliosa possibilità che insegnano le Discipline Analogiche di poter comunicare con la propria dimensione emotiva ed istintuale: l’obiettivo è arrivare a individuare e a sciogliere i nodi del passato che diventano i disagi del presente. Come ha affermato il Buddha seicento anni prima di Cristo, la mente mente, l’autoinganno è sempre presente nella nostra vita. Vediamo quello che vogliamo vedere e non vediamo quello che non vogliamo vedere vittime inconsapevoli di meccanismi di difesa che se da una parte ci proteggono dalla sofferenza dall’altra ci restituiscono una realtà aberrata in cui la fa da padrone il disagio psicologico e fisico.
Il titolo del workshop è: Il dialogo con l’inconscio
Ti dimostrerò come è possibile accedere alla parte più intima e segreta di ciascuno di noi e come comunicare con questa vera e propria intelligenza emotiva che non vede l’ora di esprimere i suoi disagi per liberarsene!
Il workshop è gratuito e, sei interessato/a ti invito a una sollecita iscrizione in quanto l’incontro prevede un’importante attività esperienziale per cui sarà ammesso un numero limitato di partecipanti.
Ti auguro una meravigliosa settimana di felicità!
Ercole