Vino Nobile di Montepulciano: tutto ciò che c’è da sapere
I vini sono spesso un motivo di vanto di una data regione, in quanto la rappresentano nella sua vera e profonda essenza
Il vino Nobile di Montepulciano ne è un esempio lampante: parliamo infatti di un vino la cui produzione risale a secoli e secoli fa (il primo documento che nomina il Nobile risale al 789) ed è indissolubilmente legata al territorio
del Comune di Montepulciano, un tempo noto come Mons Pulitianus, tra la Val di Chiana e la Val d’Orcia.
Le caratteristiche del Nobile di Montepulciano
Il vino Nobile di Montepulciano merita in pieno questa sua etichetta, per via della grande eleganza che lo contraddistingue e per le caratteristiche organolettiche che lo rendono davvero unico al mondo, al punto da essere il primo vino italiano a ottenere la preziosa certificazione DOCG.
Il bouquet del Nobile è intenso, comprendendo aromi fruttati (soprattutto di prugna e amarene, ma anche mirtillo, mora e lampone), insieme ad alcune note floreali (viola e rosa) e speziate (cannella, noce moscata, liquirizia e tabacco) che lo rendono asciutto e morbido allo stesso tempo.
Secondo le norme di produzione attualmente vigenti, la composizione del vino Nobile deve essere al 70% Sangiovese (che a Montepulciano viene chiamato “Prugnolo Gentile”), 20% dal Canaiolo nero e 10% Mammolo; inoltre, questo pregiato vino deve essere sottoposto a un processo di maturazione (prevalentemente in botti di legno) della durata di almeno due anni a partire dal gennaio successivo alla vendemmia.
I piatti migliori da abbinare al vino Nobile
Che si tratti di una cena intima o di un’occasione più formale, il Nobile di Montepulciano rappresenta una scelta saggia ed è anche facilmente reperibile in supermercati come Aldi , ad esempio, che propongono un’ampia selezione di vini rossi buoni ed economici.
Per apprezzarne tutte le qualità al palato e all’olfatto, è consigliabile servirlo a una temperatura non superiore ai 18-20 gradi e in un calice medio o grande.
Tra i piatti che più si addicono a questo apprezzatissimo vino toscano troviamo quelli abase di carne (in particolar modo selvaggina, cacciagione, pollo e agnello), per via del loro sapore deciso, in quanto ben bilanciati dall’intensità del Nobile.
Anche i vegetariani possono apprezzarne le qualità, abbinandolo a piatti a base di melanzane, funghi o radicchio.
Un altro abbinamento ottimo è quello con formaggi stagionati come il pecorino di Pienza , ad esempio, che riesce a stuzzicare il palato con un buon calice di questo pregiato vino.