La bellissima storia di “Ovunque tu andrai, so che ritornerai” ambientata a Ginosa della scrittrice Angela De Tommaso

“Ovunque tu andrai so che ritornerai” è il nuovo romanzo ambientato nella cittadina della giovane scrittrice Angela De Tommaso dove ritorna nuovamente a sorprenderci con le sue storie.


La trama del libro:
La protagonista, Veronica è una ragazza timida e sensibile, vive a Ginosa un piccolo borgo della Puglia in provincia di Taranto. E’ solare e ama la vita, anche se è resa difficile da un complicato rapporto con la madre dovuto a un terribile passato che condiziona la sua esistenza e quella di sua figlia. Ha un ragazzo di nome Cristian del quale è follemente innamorata e un caro amico di nome Gabriele. La vita presto la metterà a dura prova e si ritroverà a superare mille ostacoli. Il suo unico grande amore si rivelerà una delusione, ma nonostante tutto lei non riuscirà mai a dimenticarlo. La sua amicizia con Gabriele, lunga quasi dieci anni, inizierà a vacillare. Sarà in grado Veronica di chiudere con il passato e aprire le porte a una nuova vita che mai si sarebbe immaginata? Riuscirà a risolvere i problemi con sua madre o il loro rapporto si complicherà ulteriormente? Un periodo di grandi cambiamenti attende la giovane protagonista di “Ovunque tu andrai, so che ritornerai” che tra amicizie, amori, tradimenti, gioie e delusioni, conoscerà una nuova sé stessa. Un’amara scoperta sta per arrivare nella sua vita, mentre un’altra la sconvolgerà così tanto, da dover cambiare tutti i sui suoi piani futuri.
L’autrice
Angela De Tommaso, del 1987, vive in un piccolo paese della Puglia, Ginosa (TA).
La passione per la scrittura arriva all’improvviso, con un computer davanti in cui inizia a descrivere emozioni e sensazioni, sogni e realtà dei giovani, il tutto amalgamato alle problematiche che attanagliano le nostre vite come il razzismo, il bullismo, il rapporto tra i genitori e figli, amicizie pericolose, amori turbolenti, missioni di pace e tanto altro ancora. Da piccola, quando non riusciva ad addormentarsi, la sorella le raccontava fiabe di cui doveva inventare il lieto fine; così, immaginando di essere una principessa e di essere salvata da un principe, pian piano si addormentava. Col tempo quelle fiabe si sono trasformate in racconti più realistici che, crescendo, ha deciso di mettere per iscritto; è nato così il suo primo romanzo, “Quell’anno a Parigi”.
Nei suoi romanzi usa un linguaggio fresco e giovanile, facilmente comprensibile. Con il suo secondo lavoro, “Ovunque tu andrai…”, si è classificata terza nella categoria “Narrativa Edita” del premio letterario “Rita Scarcella Blasi”, tenutosi a Taranto nel 2013.