Laura Raia L’orto delle Donne
Laura Raia è una donna creativa ed eclettica, imprenditrice di successo con la musica nel sangue. Sono tante le iniziative che la vedono protagonista: conduttrice delle trasmissioni radiofoniche “Africa” e “Kora, Kalimba, Inanga, viaggio attraverso il mondo culturale africano”, fondatrice e animatrice della mitica Associazione Culturale “Charanga” nel 1982.
Il suo sogno era diffondere in Sardegna la conoscenza della musica africana, della salsa, della musica brasiliana e dei ritmi degli strumenti a percussione. Fu un successo a cui ne seguirono tanti, fondatrice del “Notte di Note” di S.Isidoro. Organizzatrice di innumerevoli eventi, in particolare concerti. Ha collaborato con “Jazz in Sardegna e “Molla Musica” per “Africa Estate”, con il circolo “Ottocento” e con l’Afrodanza di Donatella Padiglione. E non ultima l’esperienza dell’apertura del Caras nel 2008. Laura è una donna determinata, piena di interessi: la musica, la cucina, la botanica. La sua professionalità e il suo successo sono il risultato di un grande amore verso gli altri e di una innata capacità di comprendere le esigenze e i desideri di chi frequenta i suoi locali e partecipa ai suoi eventi. Innumerevoli i corsi che ha frequentato e i riconoscimenti che le sono stati attribuiti: l’attestato sommelier di primo livello, chef, esperta di alimentazione e di Food & Beverage. Nonchè giudice di analisi sensoriale. E’ una donna instancabile e, da alcuni mesi una nuova “avventura “ ha arricchito la lunga lista delle sue attività: l’Orto delle Donne. Una iniziativa sorta per staccare dalla routine cittadina e realizzare un desiderio che da sempre l’accompagnava: avere un orto tutto suo.
Laura come è iniziata la sua carriera imprenditoriale?
Fin da ragazza desideravo aprire un locale tutto mio. Volevo un luogo deve le persone di qualunque età e cultura potessero incontrarsi, socializzare e ascoltare buona musica, in particolare quella africana e tutti i ritmi che da essa derivano come la salsa e la musica brasiliana. Aprii il Charanga. Fu uno dei primi circoli culturali, dove si ascoltava questo genere musicale. Organizzai corsi di percussioni cubane, eventi, rassegne musicali, concerti. Invitai personaggi illustri. Fu un successo inaspettato che mi gratificò molto.
La musica africana è la sua preferita?
I ritmi della musica africana mi hanno affascinata fin da bambina. Ricordo con
piacere un viaggio che feci in Francia. Qui incontrai maestri di salsa, suonatori di
percussioni. Il desiderio di imparare a suonare fu forte, frequentai corsi e iniziò a
crescere in me il desiderio che, in futuro, avrei fatto conoscere anche ad altre persone la mia passione per i ritmi africani.
Le sue esperienze imprenditoriali sono innumerevoli. Come è cambiato il mondo dell’imprenditoria dai suoi esordi a oggi?
Mi sono sempre occupata di eventi e di ristorazione .Il mio obiettivo quando ho
intrapreso la strada dell’imprenditoria era, ed è tuttora, far incontrare le persone.
Fornire loro un luogo di relax, in cui la cultura e la musica arricchissero le serata e il patrimonio intellettuale di ogni partecipante. I miei locali sono sempre stati
accoglienti, arredati con semplicità e gusto. Ogni invitato si sentiva come in famiglia. Non esistevano distinzioni né di genere né di età. Adesso, forse, i locali moderni sono più freddi, l’aspetto conviviale è diminuito. I gruppi di persone sono chiusi, si sente di meno lo spirito di gruppo e condivisione.
Di cosa ha bisogno Cagliari e la Sardegna in questo periodo di crisi economica?
E’ importante sviluppare la sincronia e la collaborazione tra imprenditori, enti,
istituzioni e cittadini. In questi ultimi anni si è diffuso un individualismo eccessivo
che non giova alla comunità.
Le sue passioni?
Tante… La musica, la cucina, il vino e la botanica. Inoltre, amo stare in compagnia.
L’autoritratto di Laura?
Sono una persona eclettica, solare, intraprendente ho sempre tante cose da fare e
mille idee da realizzare…
Tra le sue ultime attività l’Orto delle Donne. Di cosa si tratta?
E’ la realizzazione di un mio sogno. Una iniziativa a cui pensavo da tempo ma che si è concretizzata quasi per caso. Ho saputo che a San Sperate era possibile prendere in affitto dei terreni e coltivarli. Ho contattato il proprietario Massimo Planta ed è iniziata una avventura in cui ho coinvolto alcune mie amiche, Ornella Caddia insegnante di italiano e storia e Nadina Sassu impigata. E’ stata una di loro a chiamare l’iniziativa l’Orto delle Donne. Abbiamo frequentato un corso di agricoltura olistica tenuto da Cristiano Floris e insieme preparato il terreno per la coltivazione. Sono trecento le piantine seminate. Tutte le varietà di cavolo, di insalata, sedano, finocchi, carciofi e cipolle. Non mancano neppure le piante aromatiche e i fiori.
Un vero paradiso ma è riservato solo alle donne?
No. Altre famiglie hanno affittato terreni vicini. Ci sono uomini e donne.
Una attività impegnativa per voi ?
No, al contrario rilassante e gratificante. Un’occasione per stare all’aria aperta e
condividere in compagnia il lavoro e la soddisfazione della maturazione del prodotto. Riscoprire un mestiere antico e sempre moderno che permette a tutti noi di portare in tavola alimenti genuini.
Progetti per il futuro?
Tanti. Continuare a organizzare eventi, coltivare il mio orto e dedicarmi agli altri.
Magari agli anziani e alle donne. Vorrei impegnarmi a offrire loro uno spazio dove
potersi incontrare e condividere interessi e attività.
Il prossimo evento musicale in programma?
“Murighendi…musica, vino e poesia” al Convento San Giuseppe. Un incontro con la buona cucina ,buon vino e buona musica. Un appuntamento che porterò avanti questo inverno.