Rivista Donna incontra la scrittrice Maria Rita Sanna.

Nel mercatino domenicale “Mercante in…ferie” che si tiene a Quartu Sant’Elena incontro la scrittrice Maria Rita Sanna.

Buongiorno Rita, ci parli delle tue ultime novità, hai un nuovo libro in uscita?

Buongiorno Umberto, sto lavorando a un nuovo romanzo molto diverso dai precedenti; il progetto è che veda la luce nel 2025. Premetto che la scrittura non è una fatica ma un piacere, spesso un viaggio interiore in cui si scoprono nuove emozioni e sentimenti nascosti. Vado avanti a piccoli passi, ponendo l’attenzione all’esplorazione, agli esperimenti, all’introspezione che danno vita a racconti o incipit. Tutto questo indagare avviene con la frequentazione del laboratorio di scrittura tenuto dalla scrittrice e editrice Stefania Convalle.

La tua Casa Editrice occupa un ruolo fondamentale per la tua formazione, ma tu occupi un ruolo solo di scrittrice al suo interno?

Quest’anno, il 2024, è stato davvero speciale per me, impegnativo e di grande responsabilità. Ho svolto per la CE, insieme a quattro colleghe scrittrici, il ruolo di giurata all’interno del Premio letterario organizzato da Edizione Convalle, giunto alla settima edizione. Avevamo il compito di leggere, valutare e classificare le opere inedite di narrativa, raccolta di racconti e romanzi. L’evento finale si è svolto a Domodossola, a marzo, ed è stato un successo per le tante opere pervenute non solo nella sezione che riguardava il mio ruolo, ma anche per le altre sezioni, soprattutto perché ha visto coinvolta una scuola della cittadina con la partecipazione di numerosi studenti.

È stata un’esperienza entusiasmante! Da quando ho intrapreso lo studio approfondito della scrittura, analizzando testi, stili e tecniche, ho recepito maggiore consapevolezza e responsabilità di ciò che si vuole trasmettere attraverso uno scritto. Stefania Convalle ha fornito a me e ad altre quattro colleghe lezioni e strumenti per eseguire l’attività di Editor; abbiamo letto, valutato, scartato, promosso varie opere. Da alcuni mesi la CE ha creato le collane editoriali dedicate ciascuna a vari generi letterari.Io mi occupo di Young Adult, Diario di viaggio e narrativa non di genere che si colleghi agli argomenti che seguo. Durante questi anni di percorso attraverso i testi ho avuto l’onore e il piacere di scrivere numerose prefazioni a opere di vario genere.

Che rapporto hai con i social media, ti aiutano a farti conoscere?

La tecnologia mi affascina e il suo uso è diventato indispensabile, è uno strumento importante per conoscere tante cose e, nel mio caso, farmi conoscere. Pensa che tanto tempo fa, era la fine del 2015, ho conosciuto Stefania Convalle proprio su Facebook. Ricordo che postava citazioni, pubblicizzava un suo libro e la scadenza del Premio Letterario da lei organizzato. È iniziata così la nostra amicizia, del tutto casuale, o decisa dal destino o dal cielo, chissà, però mi sono trovata bene con le sue proposte e le continue iniziative. Sulla pagina Facebook della CE puoi trovare tante novità letterarie, ma anche contest o gare rivolte a tutti, anche a chi si approccia alla scrittura per la prima volta. I social media sono un piccolo trampolino di lancio se vengono utilizzati in modo consapevole.

Raccontaci quante cose hai realizzato usando i social.

Condividere pensieri e informazioni attraverso l’uso dei social è diventata attività quotidiana. Pensiamo all’uso di WhatsApp, per esempio, possiamo scambiare foto in pochi secondi o due parole anche solo per dare o ricevere un sostegno morale o la condivisione di una gioia. Le amicizie sono forti anche in questo contesto. Quante cose che prima non si potevano nemmeno immaginare! Pensa alle fotografie su rullino, certo non mi potevo sognare di fare fotografie al germoglio di una pianta, visibili in pochi secondi.

Per quanto mi riguarda, uso i social principalmente per far conoscere le mie iniziative come autrice, i miei risultati letterari, eventi legati alla mia CE. Mi piace condividere recensioni, pensieri musicali legati ai libri che leggo; l’ultima mia iniziativa è stata quella di creare una pagina Facebook in cui parlo di parchi letterari legati a un romanzo: Viaggio nei Parchi Letterari attraverso le righe dei romanzi.

Hai mai pensato di smettere di scrivere?

Ammetto che a volte ho avuto dei ripensamenti, mi viene in mente il classico calo di zuccheri, quando uno si sente stanco, apatico. Certe volte ho avuto queste sensazioni di arrendevolezza, ma sono durate poche ore, un giorno al massimo. In queste occasioni ho trovato conforto nella natura; osservarla nel cambiamento mi aiuta a trovare nuovi confronti da applicare alla scrittura. Insomma, nascono nuove idee. Quindi, ritorna la voglia di leggere e di scrivere piccole frasi o anche i fatti del giorno. Ho scoperto che i momenti di demotivazione, anche se ci sono episodi tristi, non portano a una rinuncia totale, ma a un modo di vedere le cose da un punto di vista diverso. A volte si può cambiare rotta, e uscire dai propri schemi diventa terapeutico, mi riferisco alla scrittura, a come affrontare nuove tematiche con personaggi insoliti. Questo è ciò che sperimento nel laboratorio di scrittura, perciò non manco mai una lezione.

So che le tue opere hanno ottenuto dei premi ci racconti in quale occasione?

Sì, ed è stato molto gratificante. Era la fine di ottobre di quest’anno, l’ora di pranzo e stavo pranzando, appunto, quando ricevo una chiamata e sul display ho visto la scritta StefaniaConv. Ho pensato subito a qualcosa di urgente e molto insolito, perché in genere Stefania comunica spesso con WhatsApp. Lei ha capito subito la mia agitazione nella risposta e l’ha raddoppiata dandomi la notizia di aver ottenuto il Marchio di qualità alla Rassegna della Microeditoria di Chiari per il romanzo La colpa dei padri. È stata una vera gioia, non volevo crederci. I complimenti sono stati reciproci perché il merito non è solo mio ma va anche a lei e al suo compagno di vita Giuseppe Murru, colonna portante della CE, per come confezionano il prodotto finale, il libro, in tutte le sue caratteristiche, come l’elaborazione della copertina.

Il riconoscimento è un risultato che mette in risalto il valore della propria passione e del lavoro di squadra che si instaura dal primo momento in cui nasce l’idea del romanzo.

Per finire, Rita, raccontaci la tua idea di Natale.

Ci sono tante nuove pubblicazioni da mettere sotto l’albero, per tanti lettori scrupolosi, voraci, o che hanno desiderio di spensieratezza. In ogni caso saranno letture per tutti. Il catalogo lo si può sfogliare sul sito www.edizioniconvalle.com, naturalmente ci sono anche i miei libri. Ricordo inoltre che domenica 15 dicembre e domenica 5 gennaio sarò ancora presente a Mercante in… Ferie nella stessa area dove mi stai intervistando, venite a trovarmi!

Grazie Umberto per avermi ospitata, auguro a te e a tutto lo staff di Rivista Donna, e a tutti un sereno Natale.

                                                                                                                                                                          Umberto Buffa

 

Lascia un commento